Catacombe dei Cappuccini
Catacombe dei Cappuccini

Nel 1525 l’Ordine dei Frati Minori Cappuccini era un ordine ecclesiastico unito e gemellato all’ordine francescano, che si insediò in tutto il continente europeo, specialmente nel Mediterraneao italiano e spagnolo.


Durante la costruzione della cripta di Palermo, scoprirono che i defunti che l’Ordine ecclesiastico vi ci aveva sotterrato, avevano il corpo perfettamente mummificato e conservato. I monaci cappuccini lo interpretarono come un segno divino, e i sacerdoti decisero di esporli in piedi all’inzio del corridoio delle catacombe.


Durante i secoli successivi, la fratellanza beneficierà di queste sepolture per trasmettere il messaggio di “memento mori” a tutti i cittadini e visitatori della città, e nel frattempo la cripta acquisirà sempre più notorietà.
Nelle catacombe si possono trovare defunti della fratellanza, ma anche defunti civili, con elementi decorativi dell’epoca come elementi d’abbigliamento o materiali della vita quotidiana che fanno onore ai loro offici e posizioni sociali, i quali hanno fatto sì che la cripta diventasse il primo museo della morte.


Oggigiorno, nonostante ci siano diverse opinioni in merito,  possiamo vedere come essere sotterrato in questa cripta sia diventato un segno di prestigio e posizione sociale nei secoli che ci hanno preceduti (dal XVI al XIX), dato che la stessa ha acquisito sempre più fama in tutto il Mediterraneo Europeo.
Questa cripta, inoltre, ha contribuito agli studi antropologici volti a conoscere il modo di vivere e la storia di quell’epoca.


È da tenere in conto che la visita al museo è inusuale ed inquietante, e pertanto non raccomandabile ai più piccoli.


È, infine, totalmente proibito fare foto all’interno del museo.

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